Diventare emettitori: i canali di comunicazione del web nel 2009

6 luglio 2009

Il web NON è la televisione, non bisogna essere ricchi imprenditori per permettersi di dire cose interessanti. Tuttavia le statistiche parlano chiaro: solo una minima percentuale degli utenti del web contribuiscono a loro volta ad incrementarne i contenuti!

Questo vale se si parla di blog, di wikipedia o anche di twitter, la chat globale selettiva del momento. Poco male, se quanto non pubblicato appartiene alla sfera del ludico e del personale, ma molto male se chi ha informazioni interessanti se le tiene per sé!

Tanto peggio per chi si occupa di tecnologie aperte: in ambito “chiuso” a volte si vive reinventando la ruota, ma nel caso di buon open source, meno si disperdono le energie e meglio è per tutti! Chiunque dispone di informazioni utili derivanti dal suo lavoro dovrebbe cercare di trasmetterle!

Riconoscere un’informazione interessante da emettere

Sicuramente è interessante il modo con cui abbiamo risolto un problema che avevamo, o i dettagli della tecnologia che stiamo usando; ma anche il post che abbiamo letto e ci è piaciuto o la traduzione che mettiamo a disposizione di tutti!

Più volte mi è capitato di chiedere informazioni a Google e, per quanto poco io contribuisca, di sorprendermi a scoprire che la risposta migliore l’aveva scritta qualche mio collega o io stesso, e nemmeno lo ricordavo!!

Quale strategia adottare per battere la pigrizia?

Usare lo strumento giusto può fare al caso nostro, ecco la mia ricetta:

canale Tempo lettura Tempo scrittura Interazione
Microblog (Twitter) 5/30 sec 10/60 sec risposta indiretta
Tumblelog (Tumblr) 30 sec /2 min 1/15 min multimedia
Blog (WordPress) 5/30 min 10/120 min commenti, pingback
Plone (Documentazione Plone) 30/++ min 60/++ min commenti, rating, modifica collaborativa

Scrivere micro, scrivere spesso per annotare brevemente informazioni interessanti, per passare la voce, per far convergere l’attenzione su qualcosa che ci sta a cuore. Twitter, dopo più di un anno di iscrizione passiva e quasi dimenticata mi rivede attivo e contento. L’ostacolo principale è stato carpirne il significato, quello secondario trovare il giusto client per interagirci (presto un post mirato..).

Annotare rapidamente quando necessario i fatti interessanti, non limitandosi a una breve frase ma senza preoccuparsi troppo dei formalisti. Tumblr è divertente, permette di postare facilmente, e soprattutto è veloce. Registratevi e fate un giro, ingresso libero!!

Scrivere in modo dettagliato quel che avete in mente, e permettere agli altri di commentare quel che state “emettendo”. Normalmente chi legge un post è disposto a dedicarci del tempo, se lo trova interessante, e spesso ha qualcosa da aggiungere o ridire. WordPress, oltre a offrire un’ottima piattaforma open source per costruire il vostro blog, offre anche un servizio gratuito al quale iscriversi per essere operativi da subito!

Scusate il campanilismo, ma se si parla di scrivere e pubblicare informazioni in modo organico, Plone è il mio sistema preferito. Un ottimo esempio di quel che si riesce a fare è offerto dalla sezione documentazione di plone.org, in cui una serie di contributori caricano vari tipi di documento, li classificano, e infine li inviano a un processo di revisione prima di ottenere la pubblicazione vera e propria. Solo alcune delle cose che si possono fare con un CMS potente come Plone, ma quello che serve quando si decide di costruire una base di conoscenza che risulterà tanto più utile quanto più tempo si dedica a raffinare la qualità del materiale caricato. Un sistema di questo tipo permette a chiunque di contribuire con il proprio materiale!

Una nota finale su come restare allineati con tutti questi canali paralleli: usate gli RSS ormai omnipresenti!!

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